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Cosa fare quando il cane fa la muta?

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Cos'è la muta?

Due volte l’anno quasi tutti i cani vanno incontro alla muta, ovvero ad una perdita di pelo uniforme che permette all’animale di modificare il suo mantello in base alla stagione.

Il pelo, come i nostri capelli, ha un ciclo ben preciso che si ripete nel tempo ed è costituito da tre fasi: nella fase attiva della crescita o fase Anagen il pelo cresce sino a raggiungere la sua lunghezza massima, nella fase di riposo o Catagen il pelo smette di crescere e inizia a staccarsi dal follicolo.

In questa fase il pelo si stacca facilmente se il cane si strofina contro un oggetto o durante la spazzolatura. Nell’ultima fase o Telogen il pelo cade e lascia spazio ad un nuovo pelo.

I cani che fanno la muta in autunno e primavera hanno la maggior parte del mantello che ha un ciclo coordinato, quindi molti peli cadono contemporaneamente, mentre i cani che apparentemente non fanno la muta cambiano il mantello gradatamente, come i nostri capelli che cadono tutto l’anno.

In autunno il cane tende a infoltire pelo e sottopelo per facilitare l’isolamento dalle temperature rigide e il mantenimento del calore corporeo.

In primavera il mantello si alleggerisce ma si mantiene uno strato che copre bene tutto il corpo, perché è comunque utile isolare il corpo dal caldo esterno.

Non a caso alcune etnie africane usano mantelli di lana pura anche con il caldo del deserto, per isolarsi sia dalle temperature estreme del giorno sia dal freddo della notte. Anche se la muta può riempire la casa di pelo indesiderato e fastidioso, in realtà è un processo fisiologico che non si può modificare.

 

Perché il cane fa la muta?

Il mantello è uno strumento con cui il cane si adatta al clima in cui vive: ad esempio le razze nordiche hanno un sottopelo che tende ad essere più folto rispetto le razze canine selezionate in climi caldi o temperati.

Basta guardare la differenza tra il mantello di un Siberian Husky e di un Levriero afgano. Anche se quest’ultimo ha il mantello lungo, possiede un pelo sottile e fluente e non ha il sottopelo spesso e lanoso dell’Husky.

Oggi i cani vivono per lo più in casa dove si cerca di mantenere una temperatura media costante e questo fa si che la muta sia presente quasi tutto l’anno. Soprattuto se si usa il riscaldamento a pavimento o si ha un elevato sbalzo di temperatura con l’ambiente esterno, la perdita di pelo può accentuarsi ed essere imprevedibile e non più stagionale.

 

Se il cane perde il pelo è in ogni caso una muta anche se fuori stagione?

Oltre i cambiamenti fisiologici legati alle stagioni, vi sono altri fattori che possono causare una perdita di pelo. La muta può infatti essere influenzata dall’età, da squilibri ormonali, da carenze o eccessi nutrizionali, dal tipo di mantello, da parassiti.

In questi casi la differenza con la muta fisiologica è che il cane ha chiazze di pelo diradato, pelo rovinato o spezzato, infiammazione, dermatite, prurito, forfora.

Va sempre contattato il veterinario e eventualmente anche il nutrizionista se il cane è seguito nell’alimentazione, per fare una diagnosi precisa e intervenire tempestivamente.

La muta non può essere bloccata, in quanto è un processo fisiologico, ma esistono una serie di suggerimenti e tecniche utili per ridurre la perdita di pelo in casa. Ad esempio spazzolare regolarmente rimuove il pelo in eccesso e da sollievo al cane, perchè i peli che stanno per staccarsi possono dare prurito.

Esistono vari tipi di spazzola e pettini che si possono utilizzare e che si diversificano in base al tipo di mantello: per i cani a pelo corto va bene una spazzola morbida di setole o gomma, mentre per i cani con pelo lungo può essere utilizzato un pettine o le spazzole per lisciare.

Esistono anche spazzole che aiutano a districare il pelo o da utilizzare sul sottopelo folto, ma spesso sono di metallo e si devono utilizzare con cautela per non danneggiare la pelle.

Se si hanno dei dubbi sulla spazzola da utilizzare si può chiedere al proprio toelettatore qualche consiglio sugli strumenti adatti al proprio cane. Le parti più delicate su cui bisogna prestare particolare attenzione sono le orecchie, il muso, le ascelle, la pelle vicino i polpastrelli e sotto la coda.

Può essere utile fare un bagno per sciogliere i nodi che si siano eventualmente formati e per eliminare il pelo morto velocemente. Bisogna prestare attenzione nello spazzolare o pettinare il pelo bagnato per evitare che si spezzi e non bisogna superare uno o due bagni durante il periodo della muta per non squilibrare il microbiota cutaneo e eliminare il film lipidico che protegge la pelle.

 

Ogni tipo di pelo può essere gestito in maniera differente:

- Per i cani con pelo liscio e corto può bastare una spazzolatura regolare, una o due volte a settimana, per eliminare il pelo in eccesso.

- I cani che hanno un sottopelo fitto di peli corti e un pelo superiore di peli più lunghi hanno bisogno di una spazzolatura giornaliera che permetta, soprattutto in primavera di rimuovere i sottopelo morto.

- I cani con pelo duro e sottopelo morbido (tipico di alcune razze terrier) richiedono le cure del toelettatore per prevenire la formazione di nodi e spesso si ricorre allo stripping. Lo stripping è una tecnica per cui si rimuovono manualmente i peli morti del mantello e di solito viene effettuato nel periodo della muta, quindi due volte all’anno.

- I cani con pelo arricciato, come i barboncini, sono una ottima scelta per chi soffre di allergia perché perdono poco pelo e hanno una muta minima, ma richiedono comunque di essere spazzolati per prevenire pelo infeltrito e nodi. Il toelettatore può anche intervenire per evitare una crescita eccessiva e disordinata del mantello.

- I cani con il pelo lungo e liscio vanno lavati con prodotti specifici e toelettati per evitare che il pelo si spezzi, si infeltrisca e si annodi. Anche le spazzole devono essere scelte con cura per evitare di rovinare il mantello.

 

Infine nel periodo della muta possiamo favorire e velocizzare il normale ricambio del mantello inserendo nella dieta zinco, vitamina A e B, acidi grassi insaturi Omega 3 e Omega 6.

Anche se sono integrazioni normalmente senza effetti collaterali, un eccesso di queste molecole può portare disturbi, per cui è sempre consigliabile confrontarsi con il proprio veterinario per scegliere la integrazione più adatta al proprio cane.

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